Il Granchio di Terracina

Il Granchio, famoso ristorante di Terracina di lunga e rinomata esperienza, dopo diversi anni trascorsi nella parte bassa della città, nella zona del mercato coperto, ha trasferito la sua nuova sede nel Centro Storico alto, puntando ed investendo sulle potenzialità culturali, storiche e paesaggistiche della città antica. Un locale di ben 200 metri quadrati per una proposta tutta nuova, sia nella sostanza che nella forma. Oltre all'offerta enogastronomica di raffinata cucina, con una ricca cantina e una notevole scelta di birre artigianali, è stata aggiunta una sala bistrot con un menù alternativo più "easy" a base di verdure e di carne, dove è possibile sedersi anche solo per un bicchiere di vino o un dolce, in tutto relax e godendo di una vista spettacolare.

Daniela e Luca

Daniela Onorato ai "fornelli", Luca Ciamberlano ai "comandi", i fondatori del Granchio di Terracina. Una lunga esperienza iniziata nel 1995 con altri due soci e continuata poi, da soli, dal 2000 con la decisa volontà di fare una ristorazione di qualità. Una passione, quella della cucina, iniziata dalla conoscenza del territorio e dai prodotti dell'Agro Pontino e dal suo mare, con la costanza e l'attenzione di Luca che partecipa all’asta del pesce di Terracina ogni giorno, ambiente in cui è nato e cresciuto. La sua conoscenza, pertanto, si basa su qualcosa che va al di là di una semplice formazione professionale. E poi Daniela, che ama definirsi una "artigiana della cucina", che in cucina guarda, tocca, sente e trasforma la materia prima, dando così forma ad un'idea, ad un piatto, continuando, ogni giorno, a regalare emozioni ai clienti che continuano da molti anni a scegliere il Granchio di Terracina. E ancora Luca, che in sala ama definirsi “un semplice pesciarolo”, che si racconta e racconta del mare e del suo preziosi pescato, trasmettendo tutta la passione per questo lavoro. Il progetto che unisce Daniela e Luca è il risultato di uno studio, di una ricerca e di un approfondimento quotidiano e di collaborazione con uno staff consolidato e professionale. È difficile definire o raccontare una cucina, la si può solo farla gustare e, se ci si riesce, carpire dagli sguardi compiaciuti la buona riuscita di un piatto. Dovendo identificare la sua cucina con un aggettivo, Daniela usa la parola “coerente”: coerente con quello che permette il territorio, coerente con il fermo biologico, con lo sciopero delle marittime, con i cambi meteorologici. Il menu viene deciso ogni giorno al ritorno dall’asta e stilato in virtù degli acquisti, non il contrario. È per tutto ciò che Daniela e Luca si sentono coerenti e coraggiosi nel continuare a fare questo lavoro, con tanto sacrificio ma in cambio di molte soddisfazioni.